Le sezioni e sottosezioni CAI in Valle d’Aosta

Sezione di Aosta
PresidenteDal Dosso Fabio
SedeVia Grand Eyvia, 59 – 11100 Aosta
AperturaMartedì 19.00 – 20.30 / Venerdì 19.00 – 21.00
RifugiAostaCuneyCrête SècheDeffeyesTorino
BivacchiFederigo Zullo / Franco Spataro
SottosezioniCogne / St. Barthélemy
Telefono0165-40194 (orario ufficio)
371 49 49 039 (anche WhatsApp)
Sito Internetaosta.caivda.it
E-MAILaosta@caivda.it

La Sezione di Aosta nasce nel 1866 come Sede distaccata del Club Alpino Torinese, origine del Club Alpino Italiano istituito da Quintino Sella pochi anni prima, nel 1863. La Sezione è fondata e fatta progredire per parecchi decenni da personaggi come R.H. Budden e la colta e appassionata schiera degli Abbé G.Carrel, A.Gorret, B.P. Chamonin, P.Chanoux,,J.M. Henry, L.Vescoz, figure mitiche non solo per la storia e la cultura valdostane, ed è frequentata da illustri alpinisti come E. Wymper, J.Tyndall, F.F. Tuckett, Henry Duhamel, Ettore Canzio, Cesare Fiorio. La Sezione si sviluppa, come tutti i Club Alpini Europei dell’epoca, con una forte connotazione scientifico-naturalistica realizzando numerosi ricoveri e capanne in quota per alpinisti e scienziati e, progressivamente, raccoglie un museo piuttosto vasto che annovera minerali, erbario, animali, plastici, cimeli. Purtroppo il museo è andato perduto alla fine degli anni ’30 a causa di un trasloco in sede ristretta, e poi durante la guerra. Dal 1888 al 1931 un Consorzio intersezionale con Torino, Varallo, Biella e Pinerolo organizza l’arruolamento e la formazione delle Guide e Portatori delle Alpi Occidentali, distribuendo i libretti di abilitazione professionale. Nel 1910 viene fondato in Aosta, per iniziativa del Vicepresidente della Sezione Ettore Canzio, lo Ski Club Valdostano. Nel febbraio del 1937, nell’ambito dell’attivo Dopolavoro Aziendale Cogne, prende vita la Sezione Montagna che, nell’anno successivo, diviene Sottosezione del C.A.I. con Presidente Toni Ortelli, autore del famoso canto di montagna “La montanara”. Il 1946 vede l’inizio dei lavori del Rifugio Elena in Val Ferret, mentre al 1949 risale l’inizio della ricostruzione della Capanna Santa Margherita ai Laghi del Rutor, oggi Rifugio A.Deffeyes, e l’inaugurazione del Rifugio Torino Nuovo costruito insieme alla Sezione di Torino al Colle del Gigante. Seguono la ricostruzione della Capanna Aosta, iniziata nei primi anni ’60, la realizzazione del bivacco Spataro nel 1966, del Rifugio Crête Sèche e del Bivacco Federigo Zullo nel 1982.
Dal 1974 viene nuovamente stampato ed inviato ai soci il “Notiziario”, periodico che nel 1976 prende il nome di “Montagnes Valdôtaines” e che dal 1991 assume il ruolo di organo d’informazione di tutte le Sezioni valdostane del C.A.I.
Il 1974 vede la fondazione dell’attivissima Sottosezione di St. Barthélemy, sempre più parte integrante e supporto dell’attività della Sezione. Nello stesso anno prendono il via anche gli incontri semestrali transfrontalieri, il Triangle de l’Amitié, con le Sezioni di Chamonix del Club Alpin Français e di Martigny del Club Alpin Suisse.
Nel 1975 viene fondata la Scuola di Sci-Alpinismo, oggi scuola Nazionale, intitolata ad Angelo Bozzetti, la Guida alpina scomparsa nel 1967 durante il ritorno dalla prima ascensione invernale alla parete ovest dell’Aiguille Noire de Peuterey.
Il 1976 vede la nascita della Commissione di Alpinismo Giovanile. Del 1991 sono l’istituzione della Commissione Escursionismo e la Commissione di Speleologia, oggi divenuta Scuola Nazionale. Il 1995 registra l’inaugurazione della ricostruita Capanna Aosta, l’attuale moderno e confortevole rifugio.

Sezione di Châtillon
PresidentePastorino Teresio
SedeRue de la Gare, 1 – 11024 Châtillon
AperturaMercoledì 20.45 – 22.30
Telefono351-7861100
Sito Internetwww.caichatillon.it
E-MAILchatillon@cai.it

Il CAI nasce a Châtillon nel 1962 con la creazione del “Gruppo soci CAI di Châtillon” con il patrocinio della sezione CAI di Verrès. Nel 1963 viene fondata la sottosezione CAI di Châtillon che, a causa del ridotto numero di soci non svolge attività autonoma. Dal 1978 a seguito di una vera rifondazione la sottosezione aumenta il proprio organico e sviluppa iniziative quali l’organizzazione di gite alpinistiche nell’ambito dell’attività sezionale e soprattutto si prende carico della gestione di corsi annuali di sci-alpinismo.
Nel 1994 nasce infine la sezione CAI di Châtillon, e da quel momento l’impegno, le attività e le iniziative aumentano in modo significativo con immediata conseguenza nell’aumento del numero dei soci iscritti che toccano quota 350 unità nella stagione 2002. Oggi la sezione ha raggiunto un discreto livello di stabilità organizzativa che la porta a proporre una media di circa 30 gite all’anno distribuite tra le varie discipline previste dallo statuto del CAI, ovvero alpinismo, sci-alpinismo, escursionismo, alpinismo giovanile, racchette da neve, gite storico-culturali e gite in mountain bike.
A partire dal 1999 la sezione si presenta anche nel mondo del web proponendo un proprio sito internet sul quale sono pubblicati i programmi relativi alle attività sezionali (gite, manifestazioni, incontri, ecc.) ma anche i reportage fotografici delle principali gite effettuate nel corso degli anni in cui i partecipanti possono rivedersi e riassaporare l’emozione di momenti vissuti in montagna e non solo.

Sezione di Gressoney
PresidenteDe La Pierre Nicola
SedePresso bazar “Thedy” in Località Tache, 14 – 11020 Gressoney-La-Trinité
AperturaOrario ufficio (chiuso il giovedì)
BivacchiLateltin / Cravetto / Gastaldi
Telefono331-7893125
E-MAILcaigressoney@gmail.com

Dopo il parziale funzionamento fra le due guerre mondiali di una sottosezione dipendente dal CAI di Biella, la data di nascita della Sezione di Gressoney – seconda in Valle d’Aosta in ordine di fondazione – si fa risalire al 22 febbraio 1948 per volontà di un gruppo di illuminati gressonari desiderosi di legare indissolubilmente Gressoney all’alpinismo organizzato e di valorizzare in tal modo, con giusto orgoglio, la tradizione alpinistica locale, celebrando così degnamente il centosettantesimo anniversario della prima ascensione sul Monte Rosa da parte di un gruppo di intraprendenti locali scalatori. Nel 1778 infatti, ossia otto anni prima della conquista del Monte Bianco e pertanto prima della data convenzionalmente fissata per la nascita dell’alpinismo, sette giovani ardimentosi gressonari conquistarono, col fine di scoprire “das verlorene Thal (la Valle Perduta)” sulla sommità del ghiacciaio del Lys una scarpata rocciosa che subito battezzarono “Entdeckungsfels”, la Roccia della Scoperta: essi sono raffigurati a Gressoney-Saint-Jean in un monumento in pietra di Vicenza realizzato nel 1970 dallo scultore Mario Pellizzoni di Busseto.
La storia “alpinistica” del Monte Rosa – afferma Luigi Zanzi – ha come emblema pertanto un’escursione avventurosa ad iniziativa di un gruppo di “montanari” animati da un appassionato intento di “scoperta”: così se il Monte Bianco può essere l’icona dell’ “alpinismo” di matrice “cittadina”, il Monte Rosa può essere l’icona dell’ “alpinismo” di matrice “montanara”.
Più che doveroso quindi avere in loco una sezione del Club Alpino Italiano. Essa però a causa delle ridotte dimensioni, in termini numerici, non è in grado di effettuare determinate attività istituzionali ma anzi la scarsa organizzazione di gite escursionistiche, corsi di alpinismo, sci alpinismo, di arrampicata o di sci non è dovuta ad inerzia, immobilismo o cattiva volontà, ma imputabile alla contemporanea presenza sul territorio della locale società delle guide e dell’associazione maestri di sci, con più sedi, che vedrebbero configurarsi nei loro confronti una sorta di concorrenza sleale per conflitto di interessi per le citate eventuali attività poste in essere dal CAI. La realizzazione e la manutenzione dei bivacchi invece rientra nei compiti precipui della Sezione: alcuni bivacchi costruiti in anni passati a causa di eventi calamitosi naturali non esistono più e, a ragion veduta non sono stati più ricostruiti (Passera, Cozzi, Cattani) , altri invece curati con assiduità sono il fiore all’occhiello della Sezione (Lateltin, Gastaldi e Cravetto).

Sezione di Verrès
PresidenteDallou Sandro
SedeVia Martorey 55 – 11029 Verrès
AperturaGiovedì 20.30 – 22.30
Telefono0125-920200
Sito Internetwww.caiverres.it
E-MAILinfo@caiverres.it

Il CAI nasce ufficialmente a Verrès nel 1952 ma già nel periodo pre bellico era stata in funzione una “stazione” alle dipendenze della Sezione di Aosta. Il 27 gennaio, Raffaele Bertetti, durante l’assemblea della sezione “Montagna e sport invernali” del Gruppo Sportivo Verrès propone di istituire una sottosezione alle dipendenze della Sezione di Aosta e in pochi giorni raccoglie le 30 adesioni necessarie incorporando anche alcuni gruppi escursionistici autonomi. La sottosezione viene autorizzata ufficialmente dal Consiglio Centrale del CAI il 30 marzo ed il 14 ed il 18 aprile vengono organizzate le prime manifestazioni: il giorno di Pasquetta è una grandiosa Caccia al Tesoro, poi è la volta di una serata di proiezioni al Cinema di Verrès durante la quale si esibisce per la prima volta in pubblico il Coro Alpino Verrezziese.
L’avvio dell’attività organizzata suscita grande interesse: il 15 giugno alla prima assemblea del neonato CAI Verrès, presieduta dal presidente della Sezione di Aosta Prof. Deffeyes, i soci sono 68 ed a fine anno 80! Nel corso dell’Assemblea si elegge il primo Consiglio Direttivo. La votazione conferma tutto il Comitato provvisorio eletto a gennaio: reggente Raffaele Bertetti; segretario Franco Fantazzini; consiglieri Germano Bee, Giuseppe Brean, Luigi Colombo, Enrico Delchoz, Renato Favre; revisori dei conti Remo Jans e Vittorio Morandini.
Nel 1955, visto l’aumento dei soci e dell’attività, si decide di richiedere il passaggio a Sezione autonoma e il 18 dicembre dello stesso anno arriva l’autorizzazione del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano. Il 22 gennaio 1956 viene effettuata l’assemblea costituente della nuova Sezione che per tanti anni sarà presieduta da Raffaele Bertetti. Partecipano all’Assemblea il Presidente Generale del CAI Bartolomeo Figari, il Vicepresidente Renato Chabod, le più insigni personalità del mondo alpinistico valdostano e le autorità Regionali e Comunali.
Nel 1973 viene istituita ad opera di Sergio Gaioni la “Scuola di alpinismo Amilcare Crétier” che amplia successivamente il suo campo di attività diventando scuola di Alpinismo e Scialpinismo.

Sottosezione di Saint-Barthélemy
ReggenteReboulaz Roger
SedeStorica Frazione Les Fabriques – 11020 Nus
Sede Operativac/o Municipio di Nus – Via Aosta 13 – 11020 Nus
AperturaSu appuntamento telefonico
Telefono347 4940196
Sito Internetstb.caivda.it
E-MAILsegreteria@stb.caivda.it

Sembra ieri, come si suol dire, eppure la Sottosezione StB è attiva sin dal 1974! In questi lustri sono veramente molte le iniziative messe in campo, ed è assai difficile sintetizzarle in poche righe.
Con tutta evidenza, la parte principale riguarda l’attività in montagna, da sempre cardine del CAI: alpinismo, escursionismo e scialpinismo hanno rappresentato sin dagli esordi il motivo principale di aggregazione dei soci, in 104 già al primo anno di fondazione. Non sono mancate parecchie uscite fuori valle sulle montagne di richiamo: Adamello, Bernina, Ortles, M.Viso, Presanella, Levanne ed altre, hanno conosciuto frotte di valdostani in appassionata salita. Negli ultimi anni il Direttivo ha allargato il ventaglio di attività, proponendo anche serate ed uscite a forte connotazione culturale e particolarmente rivolte ai soci giovani, di età e di spirito, denominate “Viaggi Nella Terra di Mezzo”.
Seguendo le orme degli esordi, quando venivano organizzate Feste sulla Neve e Corsi di fondo, per diversi anni l’Assemblea dei Soci è stata preceduta dal Triathlon del Socio, gara a staffetta in preparazioni delle riunioni plenarie. Recentemente, al consolidato Aggiornamento Alpinistico & Gastronomico, ritrovo in falesia di giugno, si è affiancata l’arrampicata al coperto nella stagione invernale, presso la palestra delle Scuole di Nus.
Soci del CAI StB hanno fornito preziosa opera di supporto in tutte le edizioni della gara di scialpinismo ”Trofeo Fillietroz”, mentre nel 2007 hanno ospitato con notevole successo il raduno estivo del “Triangle de l’Amitié” con CAS Martigny e CAF Chamonix.
Il nuovo allestimento nell’agosto del 2009 delle Miniere di Lignan-Varenche, lavori che hanno consentito l’ingresso ad abitanti ed ospiti di St.Barthélemy portando il numero totale di visitatori ad oltre 300, ha rappresentato un deciso impulso per la loro valorizzazione. Ma certamente il fiore all’occhiello di tutta l’attività della Sottosezione rimane il Rifugio Cunéy: a partire dai primi lavori iniziati nel 1979, passando per gli adeguamenti degli anni ’80, con la ristrutturazione del 1994, ed ancora con le continue migliorie recenti, l’impegno dei Soci (negli ultimi anni purtroppo tornati sotto i 200) può fregiarsi di una struttura efficiente ed al tempo stesso permeata di un’atmosfera di montagna d’antan…